Più giovane a lungo? Dipende al 98% da te
L’invecchiamento è inesorabile?
Che avvenga un processo di invecchiamento, è certo. Ma la velocità con cui accade può essere rallentata in maniera enorme. Non possiamo impedire che, alla fine, la fotocopia sbiadisca. Ma possiamo fare in modo che sbiadisca dopo un milione di passaggi anziché centomila! E ce lo dimostra la scienza epigenetica, ovvero, la scienza che studia come il nostro comportamento influisca sui geni.
Il dna NON è il nostro destino!
Ognuno nasce con un patrimonio genetico, ma, come titolò Time tempo fa, il Dna non è il nostro destino. Se hai un gene che ti predispone al diabete e non lo attivi, quel gene non si esprimerà. E chi decide se un gene si attiva o no? Al 98%, il nostro modo di nutrirci, vivere e pensare. Il Dna pesa per il 2% ma, a meno che non ci siano malattie inscritte nel codice, la restante parte del fenotipo (ovvero come i geni si esprimono) dipende squisitamente da noi.
Restare più giovane a lungo dipende da te!
L’alimentazione pesa per il 70%.
La qualità del cibo e il suo corretto bilanciamento costruito sulle esigenze del proprio corpo è ciò che in massima parte determina una espressione genetica ottimale. Le nostre cellule, inoltre, producono energia grazie all’ossigeno che respiriamo e all’idrogeno che traiamo dall’alimentazione.
Perciò, un’alimentazione corretta favorisce il benessere cellulare, prezioso non solo per mantenere lo stato di prolungata giovinezza ma altresì di salute.
Ad esempio, sapevate che dopo aver ingerito 100 grammi di zucchero i globuli bianchi rallentano la loro attività per cinque ore? O che mangiare circa 3,3 grammi di Omega 3 al giorno dà un rischio del 23% più basso di problemi al cuore? Che mangiare almeno due porzioni la settimana di mirtilli, uva e mele riduce di oltre il 20% il rischio di diabete (Harvard School of Public Health).
Che dovreste assumere gli alimenti più consoni al vostro fabbisogno analizzando prima che vitamine, minerali, aminoacidi vi mancano? Inutile integrare ciò che già c’è! Anzi, a volte può risultare quasi dannoso. Come ad esempio assumere ferro senza acido folico o vitamine del gruppo B. O prendere in eccesso vitamina D senza il modulatore della K2.
Ma altrettanto importanti sono stili di vita e forme pensiero.
Gratitudine e gioia aumentano le Immunoglobuline di tipo A (IgA, quelle che proteggono dalle infezioni virali), che crollano quando proviamo emozioni di basso livello. Ma c’è di più: ogni volta che rimuginiamo su cose negative le IgA crollano per le 6 ore successive! La rabbia aumenta l’attività del sistema simpatico tipica dell’infarto. Le emozioni negative, come la paura, hanno un impatto molto forte sul sistema immunitario.
L’energia prodotta dalle vostre cellule va usata bene, non dispersa inutilmente!
Il test del bulbo capillare, semplice, non invasivo e infallibile, potrà essere il punto di partenza della vostra nuova, (quasi) eterna giovinezza!